Testimonanza tac alla testa e gravidanza

Tre ginecologi mi avevano consigliato l’aborto perché, senza sapere di essere incinta, fui sottoposta a tac alla testa con mezzo di contrasto dopo il ricovero in ospedale per una forta cefalea che mi aveva fatto svenire. Uno di questi mi disse che, se qualcuno mi diceva di non abortire, dovevo cacciarlo di casa perché il rischio che il bambino nascesse senza braccia o con un braccio più corto e l’altro più lungo era elevatissimo.

Sapevo dell’iniziativa “Telefono Rosso” perchè quando fui ricoverata, appena dopo che la TAC era stata effettuata, venni a conoscenza casualmente che questa poteva danneggiare il feto. Mi ricordai allora di aver avuto rapporti completi con mio marito, perché desideravamo un altro figlio.
Temendo di essere rimasta incinta, confidai questa mia pena ad un’altra ammalata e amica di una persona, venuta  a visitarla,  che mi parlò del Telefono Rosso.
Dopo aver scoperto di essere incinta e dopo aver sentito i consigli a favore dell’aborto di questi medici, fui convinta da questa persona a chiamare il Telefono Rosso per sentire il suo parere.
Il medico che rispose, dopo avermi fatto una serie di domande, disse che o non ero ancora incinta quando subii la TAC o che, anche se lo fossi stata, la TAC non aveva potuto danneggiare il concepito e non aveva aumentato il rischio riproduttivo di base.

Rilascio questa testimonianza, a circa 8 anni dalla nascita del bambino, perfettamente sano, perché sia fatto conoscere il “Telefono Rosso”, in modo che altre donne non abbiano a soffrire come me e decine di migliaia di bambini, desiderati o no, siano salvati dalla morte.
Santa Barbara, lì 07-02-2003

Maria Teresa G.

Testminonianza firmata in originale presso la sede dell’associazione.

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6 commenti su “Testimonanza tac alla testa e gravidanza”

  1. Cara Antonella,
    non hai alcun motivo di essere preoccupata e tranquillizzati, innanzitutto perchè, come certamente saprai, con la risonanza magnetica non vengono somministrate radiazioni ionizzanti e poi apriamo una parentesi per dire che “La dose di 5 rad (rad = unità di misura delle radiazioni), che potrebbe essere dannosa per l’embrione, non si raggiunge mai con un singolo esame per la maggior parte delle indagini diagnostiche. Il rischio di malformazione fetale si può considerare insignificante a 5 rad o meno, se paragonato ad altri rischi della gravidanza (National Council on Radiation Protection) Vedi a tal proposito la Tabella dose di radiaizoi assorbita dall’embrione per esposizione a diversi metodi di diagnostica per immagini su https://www.gravidanzafelice.com/nuovo/tabella-radiazioni/ chiusa parentesi. Per il mezzo di contrasto usato,poi, il gadolinio, non c’è nessuna prova di evidenze malformative.
    Inoltre devi sapere che nella “…. fase blastemica: dal 14º giorno (momento del concepimento) fino al 32º giorno dall’ultima mestruazione…… qualsiasi agente teratogeno ha un effetto “tutto o nulla” e, cioè o determina un aborto spontaneo precoce o non causa danni.” (Massimo Pagano e Pierpaolo Mastroiacovo in “La prescrizione dei farmaci in gravidanza” – Mc Graw Hill Libri Italia Srl – 1988 – 1997)
    Se non riesci a prendere ancora la linea del Telefono Rosso (dalle 12 alle 13 e negli orari pomeridiani è più probabile), puoi chiamare Il Centro di Tossicologia Perinatale dell’Ospedale Careggi di Firenze, tel. 055-7946731 – dal lunedì alla Domenica compresa ore 9,00 / 19,30 – per gli utenti, tel. 055.794.6859 per gli operatori sanitari, che fa parte, come il Telefono Rosso, dei Teratology Information Service Italiani, cioè, dei “serivizi gratuiti di consulenza medica sui rischi riproduttivi, associati e collegati tramite l’E.N.T.I.S. (European Network Teratology Information Service) e l’O.T.I.S. ( Organization Teratology Information Service) con tutti i servizi simili operanti in Europa e nel Mondo”.
    Un abbraccio forte e facci sapere cosa ti dicono il Telefono Rosso o il Careggi

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